mercoledì 14 maggio 2014

SAREBBE POTUTO ESSERE UN GRAN BELL'ESORDIO.

 
Mi piacerebbe poter raccontare della prima gara di triathlon dell'anno, il primo degli appuntamenti in programma di questa stagione, il primo pettorale.
Niente di tutto ciò!
 
Dopo le magagne di gennaio ho dovuto ridimensionare tutti i programmi. Ho eliminato i pesi, posture e core stability ed ho cambiato la sella, da una costosissima ISM Adamo Time Trial ad una super economica Q-Bik Selle Italia...per me number one! Dieta ferrea, eliminati tanti cibi a rischio e terminati ben tre mesocicli di carico (e scarico) in cui sentivo i miglioramenti, ma anche l'incertezza per non "sentire" le buone sensazioni dello scorso anno. Nel frattempo il problema delle dolorosissime emorroidi è prima diminuito, poi migliorato ed infine quasi del tutto rientrato, ma costantemente monitorato perchè ho rischiato di mollare tutta l'annata per fare l'intervento chirurgico.
Altro rognoso acciacco poi il sovraccarico dello psoas, che si ripercuote su tanti altri distretti ad esso collegati. Mi sono munito di notevole pazienza per tamponarlo, posture e massaggi da urlo, nel vero senso della parola!
 
Infine ho avuto anche il coraggio di farmi una 10k ed una 21k allungando l'ultimo mesociclo
a ben 5 settimane di carico, in realtà 3 di vero carico ed ultime due con lavori specifici infrasettimanali e notevole affaticamento bike pre-gare run. In quest'ottica i 4.10/km nella 10k (Mujalonga) ed i 4.20/km nella 21k (la Bavisela) li ho reputati buoni test per il ritmo da tenere nei 70.3 e nel 140.6.
 
 
 
 
Tutto pronto per quello che consideravo l'esordio, mezzo ironman a Rocksee, Gorsdorf in Austria, noto come mezzo ironman di Graz anche se siamo a 30km da questa città, quella del team organizzatore della gara.
La compagnia è fantastica, Giulia ed Edo al suo esordio, e siamo tutti con le famiglie. Booking poi questa volta ha scelto un agriturismo superlativo a 15km dalla gara, nel verde delle colline di Spielfeld. Tutto è ben organizzato, le tappe post gara per i krapfen di Trojane e lo zoo di Lubiana, ed anche prima e durante la gara, ovunque ci sono altalene, scivoli e ammassi di sabbia per far divertire i bimbi.
Il lago è fantastico
 

 
 
e poi vuoi mettere in Austria quanto sono avanti??
quanto durerebbe in Italia una roba simile?
 
 
 
Ma...non proprio tutto è ben organizzato, la bici la monterò appena 15 minuti prima della chiusura della zona cambio e tutta la roba da gara è alla rinfusa in un borsone. Questo la dice lunga sulla tranquillità pre-gara, sulla voglia di far star bene la mia famiglia, sul fatto di aver dormito bene e abbondamente la sera prima e sull'aver settato il cervello in modalità race appena due minuti prima dello start.
Sono arrivato proprio bene qui, protocollo di scarico perfetto, attenzione alimentare che mi porta ad un eccezionale peso-forma! Dopo una colazione abbondante fatta alle 7 del mattino ci siamo quasi


 
 
 
 

E' una gara senza pettorale! Non ci posso credere, non c'è...e poi ben 30 euro di cauzione per il chip...ma cosa ci farò mai co'sto cazzo di chip??
Ma non sarà una gara, almeno non per me. Ora che è finita posso definirla una gran bella seduta di allenamento a ritmo gara, se non oltre, anche.
Ogni frazione si svolge su due giri e la mia partenza è controllata come al solito, nel secondo giro troverò un buon passo recuperando tante posizioni e cercando anche qualche bollicina altrui. Il nuoto è 1700 metri.
In bici purtroppo l'incubo diventa realtà, l'incubo è l'ultimo post sulla scia, con la conferma di quanto espresso sui lander!
Mi ritrovo a pedalare su un percorso che non conosco, strade a traffico aperto, qualche incrocio presidiato e la voglia di far bene, anzi benissimo! Spingo per 20 km cercando il regime cardiaco adatto al mezzo, ma mi girano molto i coglioni. Supero qualcuno di tanto in tanto, ma dopo un po tutti quelli che ho superato arrivano in gruppetto e mi superano. Davanti c'è un altro gruppetto che praticamente va un pelo più veloce di me e questi che ho appena superato pian piano a metà tra me ed il primo gruppo. Il percorso è veloce, ci sarà solo una vera salita, con due strappi un po' più duri e poi due discese secche e dritte con velocità di punta pazzesche e con il profilo da 90 davanti, anche se bilanciata, è parecchio da paura!!! Sulla strada passa qualche moto, pettorina fosforescente, ma non dice nulla. Incroci presidiati, polizia e pettorine fosforescenti...anche qui nessuno dice nulla. Pettorine fosforescenti anche ai ristori, ma figuriamoci! Ma non è che c'era scritto qualcosa sul regolamento che non ho letto? o magari hanno detto qualcosa al solito briefing che puntualmente non ascolto? la regola che vige nella frazione bike è che non ci sono regole...un po' alla "fate come cazzo ve pare!". Non so a che km siamo, ma qui finisce la mia gara! Inizia una condotta bike completamente scriteriata che tanto per cominciare mi porta con un fuorisoglia da ripetute sui 500mt run a prendere il primo gruppetto, poi, in compagnia di chi ce la fa, anche il secondo. Le gambe sembrano esplodere, ma sono con voi merde, merda anche io! Aspetto la salita, riposandomi un po. Qui riesplodo di nuovo tutto quello che ho nelle gambe, ma proprio tutto e funziona! Si staccano in tantissimi ed appena passate le due discese, ed il tempo di essersi cagati addosso per la paura di quella folle velocità, ancora un'altra botta violenta! Mi viene in mente il Maestro, le sue parole "prova a scoppiare! vedrai che gran gara farai!", chissà cosa avrebbe fatto lui al mio posto? sicuro ci avrebbe provato! Ma non era più gara...il far west! Ovviamente non riesco a staccare tutti, quindi siamo un gruppo ora. Qualcuno da dietro si riorganizza ed in gruppo riesce a rientrare, nel frattempo riprendiamo ancora qualcuno, sempre di meno però. Questo mi fa pensare che fatta eccezione per i pochissimi atleti elite, quelle sono le posizioni di testa. Gli over 55 e le donne, partiti 45 minuti, vengono passati a velocità stratosferiche e provano invano ad attaccarsi. Provo ancora a scappare e ci prova anche un altro con una lenticolare, ma duriamo massimo due minuti...poi veniamo sempre ripresi. Sembra lottare contro i mulini a vento. Finisce il primo giro e la media è pazzesca! Alla fine del secondo giro sarà mezzo km/h in più! Quello che posso fare è sfruttare i falsopiani controvento, le due salite ed il tratto dopo la discesa per inculare più gente possibile. Tutto memorizzato, difatti il gruppo viene sfoltito parecchio!
Sto pensando già a correre però, perchè sento di aver speso veramente tanto! 87km la frazione bike.
 
Il percorso run è carino, intorno al lago, maledico lo sterrato, ma non è poi così male. Non vedo l'ora di passare davanti alle mie bimbe che fanno il tifo per me
 

 
mi sorprendo di come riesca a stare a 4.30/km per quasi 15km, le garette delle domeniche precedenti forse sono servite a qualcosa. Poi arriva il crollo. Non c'è gel od espediente che tenga, anzi piuttosto sono io che devo tenere...possibilmente tenermi in piedi. L'esplosione tutto sommato è sotto controllo, solo un km a 5.01, gli altri anche sotto i 4.50 ma subisco un po di sorpassi e scoprirò dopo che erano quelli che mi toglievano il gradino più basso del podio di categoria. 19,5km la corsa.
Tempo finale stratosferico, anche se normalizzassi le distanze a quelle esatte otterrei una prestazione da PB sulla distanza veramente di rilievo. Potrei essere contento anche del piazzamento generale e di categoria se non fosse che ho cancellato il tutto dalla catalogazione gare e probabilmente la gara dai futuri calendari....per me è stata comunque un'esperienza, spero utile!
Il weekend è stato fantastico, gli amici anche e la sera un po di bagordi per festeggiare Edo! 
 



 
 
 
 


lunedì 5 maggio 2014

LA SCIA.

Quanti trattati, poemi, denunce, proclami, raccomandazioni, regolamenti, sfumature, promesse e bugie ci sono stati/sono/saranno sulla scia nel triathlon!
Nulla di nuovo quindi in queste righe, piuttosto un mero punto di vista da chi finora è fermamente convinto di essere con la coscienza apposto e si impegnerà affinchè sia sempre così nelle future gare no-draft.
Ho iniziato a fare triathlon con sprint e olimpici, con il mio bel nuoto mi ritrovavo a stare in bici con gente abbastanza forte, un po’ troppo forte per la mia frazione bici. Per due anni quindi mi ritrovavo a perdere i gruppi…non riuscivo a tenere la scia! Non era esaltante, visto che poi la mia frazione corsa era ancora più scarsa della bici. Ci ho lavorato su e sono migliorato, in bici non perdevo più i gruppi, piuttosto si andava a recuperare qualcuno davanti (impegno, allenamento ed esperienza) e dovevo solo cercare di non perdere troppo nella corsa. Non nascondo che qualche piccola soddisfazione me la sono tolta. Poi che fai, non la provi la distanza da supereroi? (il mezzo ironman!) …e giacchè la cazzata completa, vediamo se sopravvivo anche dopo l’ironman. A me sembrava già titanico il triathlon, non avrei mai pensato di vendermi l’anima per la distanza più lunga. E invece catturato completamente da questa gara, mi ritrovo ogni anno il cervello centrifugato da allenamenti, pensieri, aspettative, ricerca spasmodica di materiali, metodologie, carico/scarico, nutrizione, calorie e Kg…tutto finalizzato all’ironman scelto e qualche mezzo di avvicinamento. Ovviamente tutte gare no-draft. E’ cambiato tutto talmente tanto nel mio vivere il triathlon quotidianamente che ora la mia frazione migliore pare sia diventata la bici (la corsa è sempre la peggiore però!). Ricordo ancora in un settembre dopo una brutta stagione di triathlon che stavo pensando di fare solo sprint e olimpici nella stagione dopo e quindi solo un mezzo ironman, che avrebbe avuto giovamento dalla tanta brillantezza e velocità allenate per le gare corte. Poi ho guardato la bici da crono e tutti gli amenicoli no-draft…
Fondamentalmente mi reputo un no-draft addict. Difatti, per via dell’ansia, vado in solitaria già nel nuoto (un vero peccato, vero?) per accodarmi a qualcuno solo nell’ultimo terzo della frazione (se lo trovi qualcuno?). Nella bici, ovviamente, se ne vedono di tutti i colori. Premetto che non ho mai preso nessun penalty per drafting, ovviamente questa non è la prova inconfutabile che io non mi sia mai accodato a nessuno, come aver avuto un penalty non per forza significa essere un drafter abituale. Semplicemente mi piace essere in pace con me stesso, mi piace dare un senso a tutte le ore di allenamento in solitaria su piattoni, salite e discese, falsopiani e tratti contro vento (leggasi bora, vivo a Trieste!), provo un sano e masochistico piacere a sentire la gamba bruciare perennemente, senza tregua…senza respiro…ed il cervello sconsolato da tanto dolore muscolare ti dice di non pensare che dopo devi correre, pedala intanto…tanto ti sei allenato per questo, pedala nel tuo dolore…e da solo! Questa più o meno è l’essenza (la mia) del no draft.
Ma quante cose storte vedi mentri cerchi di essere corretto. Potrei iniziare con l’asfalto che delle volte è un disastro e non consente di tenere correttamente la destra, così capita che magari ti trovi uno da superare che è a 2cm dalla linea di mezzeria. Superi a destra? Superi oltre la mezzeria? Suoni il clacson? Sicuro lo mandi a cagare. Oppure ti trovi quello che ti si accoda e poi ti supera con scatto felino quando sente arrivare la moto-giuria, bastardo! Ma non tutti i giudici sono dei polli: recentemente mi sono gustato per almeno 5km un gran giudice che viaggiava alla mia andatura e puntava i drafter molto più avanti a noi, dopo un abbondante (ed evidente) drafting, costui piombava come una ghigliottina giustiziatrice ripristinando una situazione sgradevole su un lungo-Danubio controvento. Con questa tattica avrà fatto 7 /8 agguati, fantastico! Ovviamente c’è e ci sarà sempre chi riuscirà a farla franca, chi si organizza con cambi regolari e porta a termine una vera e propria crono a squadre, chi “incappa” in grupponi tipo Giro o Tour.
Infine vorrei spendere due parole per il classico luogo comune: italiani ladri, fanno sempre la scia. Mi ricordo un Viverone (se non erro) in cui non furono assegnati i titoli italiani age group, altre clamorosissime situazioni analoghe. In alcuni paesi (Austria) invece, la gare sono tutte no-draft. Eccolo il luogo comune! Come fare a confutarlo? Semplice, andare a gareggiare tipo in Austria! …per rendersi conto che tantissimi lander fanno scia! Ma quale “italiani ladri”? Ne ho viste così tante da far impallidire ogni moralizzatore zeppo di pregiudizi.
Il no-draft è dentro ognuno di noi, è buon senso, è deontologicamente etico, è corretto. Trasgredirlo è un po’ fottere sé stessi.