mercoledì 31 luglio 2013

IL MIO CASCO SI E' QUALIFICATO A KONA




Eccolo!
Ma non tipo che è il casco con più slot conquistate o il PRO X o Y lo usano e vanno come moto! Vabbè che in autunno uscirà il nuovo modello, ma in ogni caso è proprio lui che ha conquistato (abbondantemente aggiungo!) la qualifica, sogno di tanti triatleti.

Cazzate finite, era solo un modo per celebrare un attimino la prestazione di Carlo, amico e compagno di squadra, nell'Ironman Zurigo.

E' tornato a disputare un Ironman dopo ben 10 anni dall'ultimo in cui aveva preso parte. Fino ad allora sono stati 7 portati a termine, ben due a Kona ed un altro in (Korea) in cui si era piazzato 6° assoluto (che gli è valso ovviamente una delle due partecipazione alle Hawaii).
In questi 10 anni si era pure fermato con il triathlon, rilassandosi leggermente. Che sia un fenomeno è lampante. Ma la cosa che più mi colpisce di lui è il sorriso che ha quasi sempre quando ci alleniamo, chiacchieriamo e anche durante le gare negli incroci e soprattutto la serenità che riesce a trasmettere a chiunque stia intorno. Questo per me è fondamentale ad esempio nei pre-gara, ed unito a tutte le conoscenze tecniche ed all'esperienza è sempre una ricchezza averlo a fianco. All'insegna del "no panic" e "keep calm" è ovvio che qualche momento di nervosismo per qualcosa che va storto possa capitare anche lui, ma passa presto con serenità anche l'intoppo e si guarda subito avanti.
Si può solo migliorare insomma frequentandolo, cercando di rubare con lo sguardo o sapendo ascoltare ogni minimo dettaglio per poi ricordarsene al momento debito. Certo sentendo parlare di Kona uno poi non deve pensare che un giorno tutti ce la faremo ad andarci, rimane per pochissimi eletti e per grandissime prestazioni. Però migliorare, battere se stessi, non accontentarsi, lottare, non mollare mai, non lasciare nulla al caso, costruire il proprio futuro...sono tutti concetti che con lui vengono consolidati ed io li ho sempre impressi nella testa. Si perchè non si può glissare il tutto con "e ma lui è un talento!". La gara di Zurigo intanto è iniziata con un nuoto da 77 minuti, che poco si addice ad un "talento". Beh, avrà una gran predisposizione per bici e corsa, ma io sono consapevole di quante ore di lavoro ci siano nella sua stagione. Sono numeri altissimi, raggiunti con impegno e dedizione. Ne avrei tanti di aneddoti e siparietti da raccontare sull'ultima stagione invernale.
Una cosa è certa, non ha nemici o gente a cui stia antipatico e dopo averci parlato chiunque inizia a pensare davvero che "anything is possible"!



lunedì 22 luglio 2013

La finish line di Marina a Roth.

Questo è il racconto di Marina, compagna di squadra, alla sua prima esperienza con la distanza Ironman. E' così bello ed emozionante che le ho chiesto il permesso di condividerlo qui.




11h 21’16”DI EMOZIONI INDIMENTICABILI!!




I miei ultimi giorni A.C. (Avanti Challenge) sono stati le tesserine più fragili e nello stesso tempo più importanti del mosaico che sto per completare.

Si, perché ho lottato contro l’herpes, mio consueto segno di stress e stanchezza, la bronchite che non mi veniva da anni e la contrattura al gracile che si è ripresentata…. vabbè lo so me le sono andate a cercate domenica alla Dolomiti Superbike, però l’ho fatta con calma velocità gita. E poi non si può non rendere onore alla bellezza delle Dolomiti senza pedalarci e correrci sopra !!

I giorni passano e la mia speranza di un giorno memorabile è riposta nei propoli, nel miele, e nello sciroppo, beh forse ci vorrebbe anche una grappa… ma soprattutto ci metto una gran convinzione che tutto PASSERA’, me lo merito cavolo, mi sono impegnata per giungere per quanto possibile pronta a questo giorno!!

Driiiin 3.45 driiin io ed Andrea ci guardiamo… buongiorno tesoro..ci diamo un bacio, ci siamo è ora di alzarsi è arrivato finalmente il giorno 0 al Challenge Roth !!

Colazione leggera, non voglio che mi rimanga niente sullo stomaco e via partenza verso il canale di Hilpostein.

Una marea immensa di triatleti riempie la zona cambio.

Siamo circa 5000 tra partecipanti singoli e staffette. Ci accoglie una musica che mi sembra sia la colonna sonora di Braveheart , evoca in me visioni eroiche, mi immagino che siamo tutti dei guerrieri e ci accingiamo a compiere una grande impresa, combattiamo per la nostra liberta!! Ahaha SONO PROPRIO FUORI.

L’emozione inizia a farsi sentire e mi dona una prima corsa ai WC chimici!!!

Ultima sistematina alle bici: gonfiaggio ruote, addobbi gastronomici, ecc, posizioniamo le sacche a terra in corrispondenza del nostro numero di pettorale, foto ricordo, ancora una puntatina al wc, indossiamo le mute e ci avviciniamo alla Swim Start.

Io parto alle 6.45 Andrea alle 7.05.. devo andare..’ultimo’ bacio ‘in bocca al lupo!! Ci vediamo all’arrivo??!!’

Entro in acqua, sono abbastanza tranquilla, mi sistemo gli occhialini, le altre si avvicinano alla corda che delimita la partenza ..la superano…ma cavoliii hanno già dato lo start e non me ne sono accorta, ma a cosa pensavo alla mia impresa eroica??!!!.SON PROPRIO FUORI SI!!

Ma forse poco male, inizio a nuotare tranquillamente, senza quel mio solito panico da ressa - start , recupero subito e facilmente parecchie posizioni, prendo coraggio, cerco una mia traiettoria senza intralci, non sopporto di stare in scia ed avanti alla rimonta. Mi sento bene, capisco che devo rimaner rilassata per continuare a nuotare decentemente. Intravedo le cuffie verdi della batteria precedente e mi gaso ancor di + quando inizio a lasciarne tante alle spalle. Ad ogni respiro vedo un pubblico incredibile alle sponde del canale e ciò mi dà un ulteriore carica .

I 3800 mt se ne vanno via sereni e veloci, rallento gli ultimi metri per fare pipì e via fuori dall’acqua!

Prendo velocemente la mia sacca la numero 967 da dove l’avevo posizionata, corro nel tendone della T1, ma..o mamma mia questa non è la mia sacca, ricorro fuori, la rimetto a posto, attimo di panico , ma che numero ho??? Mi guardo addosso se ho il numero scritto da qualche parte MA SON PROPRIO FUORIII, calma Mari calma ragiona..ok il mio numero è il 697, ho invertito le cifre , mi accorre in aiuto un gentile ‘angelo’ gli grido impanicata: ‘SIX-NINE-SEVEN !!’ e dopo un po’ lo vedo con la mia adorata sacca.

Mi cambio velocemente e vado a prendere il mio cavallo..ahaha nooo la mia bici!!

Riesco a salirci al volo, infilando le scarpette in corsa.. spaziale!!

Le gambe rispondono bene, cerco di modulare adeguatamente i rapporti in modo da non forzare troppo la muscolatura, i km se ne vanno via leggeri, il pubblico è sempre eccezionale, si parla di 200.000 persone!!

Sono quasi al 70° km quando la strada inizia a salire, ennesimo strappo, ma da lontano vedo una folla gremita di persone armata di palloncini, mi manca il respiro e …’O MIO DIOOO’ non ho mai visto niente di simile, inizio a passare in mezzo a quel tunnel umano, un turbinio di luci, suoni, colori, un calore pazzesco mi avvolge, tutti che gridano , mi incitano mi chiamano Marina, Moser, mi fanno la ola , cerco di pedalare meglio che posso, saluto tutti, sorrido e ringrazio, mi vengono i brividi, mi sembra di esser al Giro d’Italia!!!

Grazie per il natural doping!!!

Ancora 20 km ed il primo giro è finito.

Il secondo è più duro, il vento è aumentato e, per contrastarlo, devo spingere molto di più , ma non riuscendo a mantenere la velocità che vorrei.

Incontro un ciclista disabile, ha una sola gamba , è bravissimo sta andando alla grande, gli grido ‘YOU ARE SUPER!!’ Sorride e ringrazia, faccio difficoltà a superarlo!

Passo il cartello dei 170 km , ed inizio a rilassarmi ‘E’ FATTA!!’ non ho bucato, era la mia paura più grande.

D’improvviso, dopo una curva, mi ritrovo in T2 e riesco per un pelo a sfilarmi i piedi dalle scarpe. Un ragazzo mi prende in velocità la bici ed altrettanto rapidamente un altro mi passa la mia sacca ed una terza nel tendone me la apre e quasi mi infila le calze e le scarpe ai piedi!! GRANDIII VI STIMO!!!

Non sono neanche a 7 ore di gara.. se riesco a correre in 4 ore finisco in 11… magariiii!!

Parto determinata, senza alcuna esitazione, per affrontare la mia prima maratona.

Ma ahimè dopo un paio di km mi sento affannata, e per la prima volta, mi assale il pensiero: “Come faccio ora a correre tutti i 42 km??” Vorrei fermarmi, ma continuo imperterrita , per fortuna riesco ad impostare un ritmo per me sostenibile e sto bene di nuovo.

Fa caldo, ad ogni ristoro bevo e mi bagno completamente testa e schiena con gli spugnaggi

Il percorso è un giro unico, per la maggior parte su sterrato , il pubblico mi emoziona sempre tantissimo, qui addirittura mi cantano “Marina, Marina, Marina” non posso che ringraziare, sorridere e battere il cinque!

Incrocio Andrea che mi grida: “Tra un po’ mi prendi”!!!

Arrivo al 21°km, controllo il tempo e penso ancora di starci nelle 11 ore.

Da qui però inizia un lento decadimento, i quadricipiti diventano sempre + duri, non collaborano più. Avverto un giramento di testa ed un senso di nausea, cerco di reagire immediatamente, ho bisogno di pensieri positivi mi immagino a quanto sarò felice di dire ad Irene: “Hai la mamma Ironman”. Al ristoro successivo, mangio 2 pezzetti d’anguria, è buona dolce, mi riprendo.

Continuo ma sempre + piano.

Ora la mente è vivida e positiva ma mi rammarico di non aver + forza nelle gambe, anzi mi fanno proprio male e vorrebbero fermarsi o camminare.

Non esiste non si cammina! Gli anni da speleologa mi corrono in aiuto. Quando sono troppo stanca e non ce la faccio più penso spesso di esser alla fine di una lunga ed entusiasmante esplorazione e negli ultimi sforzi per risalire in superficie devo tener duro, posso contare solo sulle mie forze per cui ‘NON MI POSSO FERMARE’ !!

Percorro lenta ma contenta gli ultimi km, addirittura azzardo un balletto davanti ad una discoteca ambulante!

Ultimo km. sfilata per il centro di Roth , la folla grida: ‘YOU ARE A WINNER, YOU HAVE CLASS, RESPECT !!!’ E’ bellissimo, stupendo, ecco il Red Carpet, altro che Notte degli Oscar, sono gli ultimi metri del mio primo Ironman.. eccola la Finish Line, sono radiosa emozionata , taglio il traguardo ‘EVVIVAAA CE L’HO FATTA’!!

Andrea è lì seduto che mi aspetta ci diamo un bacio è l’ultima tesserina, la più preziosa di questo magnifico mosaico.

Ed ora?

Mi godo il D.C. (Dopo Challenge)

Non son state 11 ore, ma 11h 21’ 16” di emozioni indimenticabili.

Molto di più di una lunga gara, molto di più di traguardo tanto atteso, molto di più di quanto avessi mai immaginato, è stata una grande avventura, un ossimoro di dolcissima fatica!!

Ringrazio di cuore Irene per la pazienza avuta con i miei infiniti messaggi: “Sono in bici, ti ho lasciato il pranzo pronto. Baci.”

Lorena e Federica per avermi sempre sostenuta ed aver creduto in me.

Le mani d’oro che mi hanno salvata dai miei vari acciacchi.

Bravo Denis e tante congratulazioni ad Andrea inseparabile compagno di gioie e di dolori!!

Trofeo MASTER 37 al Varano Lake Triathlon


La Gara nella Gara.

Iniziativa goliardico-agonistica ma soprattutto con scopi benefici dal team di Zona Cambio.

Tutte le info dettagliate QUI

Io vi aspetto!


venerdì 19 luglio 2013

#enduranceHASyou

Il mio hashtag preferito su twitter, ispirato da Matrix, racchiude un po tutto il senso della passione che ho per quello che faccio.

Ho metabolizzato la fatica di Klagenfurt, ho racchiuso nella mia memory box tutti i momenti più belli e li rivedo quando ne ho voglia, spesso.

Sono ripartito lentamente e moderatamente a fare quello che mi piace, assecondando le sensazioni percepite.

Ho gioito per gli amici a Roth, ho sofferto per il mio Amico a Roth.

Ho tenuto duro nonostante le innumeroveli idiozie lette su facebook, continuo ad usarlo per stare in contatto con le persone che più mi piacciono.

La vita va avanti, la mia estrema voglia di razionalizzare mi avrebbe già portato a pianificare perfettamente il 2014 almeno 40 giorni fa. Invece ho aspettato gli altri, un po tutti, ho sentito tutte le "voglie" ed i desideri, ho visto gente fare le iscrizioni e pubblicizzarle...ho resistito. Ho promesso Nizza a Strong  e Nizza sia allora.

Finchè ieri arriva una giornata assurda!
Alle 21 ero a letto con le bimbe, alle 21:30 dormivamo tutti!
Distrutto, meglio un Ironman che un'altra giornata come ieri.

Per vari motivi si sono incastrati mille cazzi. Poi sono solo in ufficio, poi si rompe l'auto di mia moglie. Ma tornando un po indietro, prima della pausa pranzo (piscina)...ero lì pronto a fare click. Click per Nizza 2014. Su google vedo Strong verde e vado in chat. Purtroppo lui ha disattivato il salvataggio, altrimenti avrei messo qui sotto le poche parole. Sono bastate poche parole: "Stè, allora faccio la cazzata?", lui che aveva già capito "ma sai che un sacco di amici vanno a Francoforte?"....ciao ciao Nizza!

Va tutto a puttane, il discorso degenera subito. Trasferimento per Giorgio che già si era iscritto (poi scopriremo che anche l'altro Stefano di ZC, già iscritto chiederà il trasferimento), ad ora non so ancora se è andato a buon fine. Cancellazione su booking.com delle prenotazioni per Nizza, comprensibile delirio su what's up e forum Zona Cambio.



La giornata si evolve con una dose di stress esagerata.
Riallacciandomi all' #enduranceHASyou, scopro che mentre Master ci insulta in chat si iscrive anche lui nonostante fosse fermamente convinto a fare un anno sabbatico (buciardo!), mentre Pietro dice che la sua carta di credito è vuota si iscrive anche lui (come avrà fatto?). Scambio due parole in piscina con IRONica e divento causa della sua iscrizione (ne sono felicissimo!). E' o non è come dico io?
Il primo amore non si scorda mai, sono felicissimo di tornare a Francoforte il prossimo anno, la miglior gara d'Europa...ma vatte a fidà degli amici!



mercoledì 3 luglio 2013

Ironman Austria 2013 - Klagenfurt

"Quando stai per mollare, fermati un attimo e pensa al motivo per il quale hai resistito fino ad ora. Pensa alla meta non a quanto sia lungo il tragitto" G.M.

Le parole su sono del Maestro. Il motivo era prendermi quello che mi spettava già lo scorso anno. La meta è la foto qui sù, la promessa fatta a Lara di correre insieme per andare a "vincere" la nostra medaglia.

Sono ancora un po stanco, le ginocchia sono la parte più dolorante (normale direi per come sono messo), triste come quando da bambino si torna dalla gita scolastica, felice e appagato come solo un Ironman finisher può esserlo.

Quattro giorni speciali e gente speciale...difficile poter organizzare meglio di così una vacanza che fa da contorno all'appuntamento, al "giorno più lungo dell'anno" (anche se penso che a settembre ce ne sarà uno ancora più lungo).

Siamo tutti nello stesso albergo, si fa gruppo, mille congetture e previsioni, chiacchiere e risate...il possibile per stemperare quella tensione che tutti fingono di non avere.



Anche i bambini sono felici del sodalizio (ancora oggi Lara si rattrista perchè le manca Mavi!)




Sentivo che in un modo o nell'altro la fortuna avrebbe finalmente girato un po' dalla mia parte. La giornata della gara non poteva essere delle migliori. Dopo alcuni giorni di caldo torrido una rinfrescata in stile autunnale quel giusto per abbassare la temperatura del Woertersee e consentirci l'utilizzo della muta e poi tempo sereno il giorno della gara, con 20°C e solo un po di caldo sul finire della (mia) corsa. Come se l'avessi prenotata nei minimi dettagli. Il top poi è partire nella prima batteria alle 6.45 con 400 persone soltanto anzichè alle 7.00 con i restanti 2400! Il mio tempo finale di Francoforte alla fine è servito a qualcosa oltre che darmi il battesimo nel mondo Ironman...ed evidentemente non tutti hanno preso in considerazione di poter avere una partenza di massa si, ma ridotta di tanto.
Ma la perfezione non esiste! E' bello poter pensare che un giorno potrò dire è andata proprio come l'avevo immaginata, anche se questa volta ci sono andato vicino.
Sono felice della mia gara, sono consapevole che 10h e 28m è un ottimo tempo e secondo obiettivo di giornata dopo quello di battere il me-stesso di Francoforte (che non sarebbe dovuto essere impresa ardua ma di certo non scontata). In questi anni sono cresciuto, sia di testa, sia di potenza lipidica. Ho fatto tutti i compiti e mai come questa volta mi sentivo pronto alla gara, senza alcun rimpianto o dubbio su scelte o dolorose rinunce. La notte prima ho dormito!

La partenza del nuoto è comunque cauta fino alla prima boa, quasi un riscaldamento in leggerissima progressione, accompagnare senza spingere. Al giro di boa mi metto a regime. Tutto tranquillo, nessun accenno di ansia. Il canale è tanta roba, anche se il sole dritto negli occhi è una gran rottura, sento come un effetto risucchio da chi sta davanti. Esco in 1h e 1minuto e mi becco subito Beppe ad incitarmi. Transizione, quasi regolare, ho qualche titubanza sui manicotti che decido di lasciare, lotto con il top che con la pelle bagnata non ne vuole sapere di essere indossato, mi concedo i calzini e sono pronto in poco più di 5 minuti seduto sulla bici che spingo i pedali. Chiudo le scarpe e spingo per mettermi subito a regime come da programma. Bastone di 4k per compensare il tracciato record fino al 2011 compreso e due giri identici. Trovo di nuovo Beppe sul lungolago, sembra dotato di teletrasporto! Devo mangiare cavolo...e qui mi accorgo che non va tutto proprio liscio. Due tipi di barrette diverse ma nessuna delle due sembra invitante. Collaudate e dei miei gusti preferiti, ma sento un po di nausea. Mangio uguale, bevo spesso...tutto come da programma. Da questo punto di vista sono stato ligio anche nei giorni precedenti (scarico-carico carbo e idratazione). Ma sono infastidito dalla nausea e piuttosto vado in cerca della banane dei ristori. Primo giro va via ad un buon ritmo, sul secondo calerò leggermente. Percorso insidioso, tanti falsopiani con vento fastidioso, piccoli strappi che rompono il ritmo laddove pensavo fosse solo velocità pura. Lo assecondo, nelle salite vado agile più che mai. Al 31° km mi raggiunge Giacomo che si materializza dopo la latitanza del pre-gara, scambiamo un po di battute e poi allunga, scolliniamo e mi butto giù in picchiata superandolo. Dopo un minuto circa mi supera a velocita tripla e poi lo vedrò sempre davanti e solo sul percorso run. Al 122km mi incita Alessia (Strong), che bello vederla lassù. Dopo un po' arriva come un pazzo Filomeno, due risate e lo lascio andare al suo ritmo forsennato. La bici finisce in 5h 16 minuti abbondanti e all'ingresso in T2 c'è mio cognato Luca. Questa volta la transizione è di poco più di 3 minuti, cambio anche i calzini e sto già correndo. Sono passate 6 ore e 26 minuti. Mi manca solo la corsa. Nonostante lo schifo che ho in pancia penso che se corro come a Francoforte finisco sotto le 10h e 20m, ma mi sono allenato per fare meglio di quel ritmo, potrei davvero fare un tempone! Vado concentrato come nelle precedenti due frazioni, mi ritrovo Luca come un caccia che corre a bordo strada, anche lui usa il teletrasporto! Arrivo al centro dell'Europapark dove ci sono tutte le mie donne a fare il tifo. Come aveva detto Carlo, cerco di rallentare...sono a 4.45 per i primi 3-4 km insieme a Filomeno che dice di voler andare a 5/km ma io decido di stare solo un pelino sotto i 5 e lui va via. Ci sono i ragazzi di Trieste a fare un gran casino, Marino, Enrico, Roberto. Mi doppia Ralaert, che spettacolo! 8°km decido di prendere il primo gel. Fastidio in pancia diverso rispetto alla bici, la corsa smuove, assesta, non capisco. Un po' di aria...ci può stare, tra barrette, banane e sali con maltodestrine. 13°km, il garmin dice che la media della frazione run è 5/km. Mi sono giocato il bonus della partenza allegra anche se controllata. Sto calando, lo avevo preventivato ed è normale per il 90% della gente che sta correndo lì con me. Fitta alla pancia improvvisa, stringo il culo e rallento. Ci metto un po a trovare un bagno e poi cerco di essere super rapido, ma sono attacchi di diarrea. Mi rimetto a correre ma la pancia è in subbuglio. Da qui in poi sarà un calvario. Cercherò sempre di abbassare la temperatura del corpo. Alterno acqua e coca cola, ma per fortuna bevo (anche se in questo modo alimento anche la diarrea), i sali mi nauseano al solo pensiero. Vado avanti così un bel po' e nel frattempo incrocio Giacomo, Stefano, Pietro e Gianluca ma non riesco a scherzare tanto, sembro concentrato ma sono solo sofferente e sto lottando per cercare di essere dignitoso nonostante tutto. Terzo pit-stop idraulico, il più lungo e violento. Esco dal bagno che mi sembra di svenire e quindi il minimo che possa fare è camminare. Appena passa corricchio e poi tento di correre. Farò così ad ogni ristoro (sarò al 18°km), mi fermo e  cerco quello che mi può servire per andare avanti tra cibo e bevande e poi riparto. Ogni volta dal passo alla corsa è sempre peggio. Altri due inevitabili gel, perchè sento la fame e voglio restare in piedi. Ma i gel fanno un tumulto in pancia. I pit-stop alla fine saranno cinque. All'inizio del secondo giro mi saluta Ame, avevo preventivato il suo sorpasso dal rientro di Klagenfurt in poi sul secondo giro run e invece è più di 10km in anticipo (o io in ritardo!). Pensieri bruttissimi in questi momenti eppure vado avanti. Nonostante tutto tra un ristoro e l'altro il passo della corsa non è neanche così male. Finiti gli ultimi strappetti mi mancano 3km soltanto e inizio a stare meglio e sentire anche una leggera fluidità di corsa. Non sono emozionato, mi rendo conto di aver lavorato tantissimo con la testa per cercare di cedere il meno possibile agli intoppi di giornata e tutto sommato mi sento forte dentro, perchè non ho ceduto di un millimetro. Al bivio giro a sinistra per l'ultimo pezzo, il tappeto, la folla che fa un frastuono pazzesco. L'arrivo è molto bello, tanto bello. Vedo tutte le mie donne con Maria che si commuove, Luca che trattiene Nina scatenata e Petra mi passa Lara. Sotto le 10h 30m è un bel traguardo e andiamo "vincere" la nostra medaglia...con il body della Salento Triathlon addosso, perchè questa finish line è merito di tante persone speciali sempre nel mio cuore anche quando non sono presenti.

2X-IM