giovedì 14 giugno 2012

Tempo di Ironman nella vecchia Europa.

Si comincia finalmente!
Dalla prossima settimana ogni weekend avrà la sua gran gara sulla distanza regina dopo la raffica di 70.3:

17 giugno - Regensburg
24 giugno - Nizza
01 luglio - Klagenfurt
08 luglio - Franckfurt e Roth
15 luglio - Zurigo
22 luglio - Bolton

tanta roba!
e tanti amici impegnati da seguire e supportare a distanza con il tracker!

Ovviamente si apriranno le iscrizioni per le gare del 2013. C'è chi non ci pensa affatto, qualcuno ci pensa ma non osa, ha paura...chi è veramente indeciso tra quale scegliere, chi sta aspettando per farsi trascinare per capelli (quello ero io lo scorso anno!), c'è chi ha già deciso!
Io ho deciso, andrò a Roth il prossimo anno...sarà l'anno del cambio di categoria, ma onestamente a me non cambierà un bel.....niente! ...perchè la slot di Kona la posso prendere solo ad honorem! Quindi cambierò circuito, seguirò gli amici ed alcuni compagni di squadra e chiunque vorrà aggregarsi...sarà il benvenuto...e poi la metà dei partecipanti è tedesca, hanno i posti riservati, quindi porterò il mio pezzo di tricolore della mia divisa.

...perchè Roth è il tempio del triathlon!





martedì 12 giugno 2012

Ironman Italy 70.3 - 2012 (...sono partito!)

Nel post precedente (scritto appositamente per Zona Cambio #3 speciale Ironman Italy 70.3) avevo concluso in maniera abbastanza decisa che il 10 giugno sera non ci sarebbero state più pendenze con l'evento di Pescara. Ho mantenuto l'impegno, ho portato a termine quello che mi ero prefissato, sono soddisfatto di quello che ho fatto. E' stata una grande iniezione di fiducia, fra 20 giorni ci sarà l'Ironman Austria a stravolgermi per bene e andarci con le buone sensazioni del weekend appena trascorso è tutta un'altra storia.
Pescara 2012 è stata una bellissima esperienza, un ritrovo tra gente innamorata del triathlon, degli eventi Ironman, un'occasione per conoscere persone con cui si condivide via web la sofferenza degli allenamenti, il debutto dei cosidetti "neofiti", l'occasione per riscattare qualcosa, purtroppo per qualcuno è stata una giornata storta. Questo in sintesi quello che ho vissuto e che ho visto vivere.

Il triathlon mi ha fatto conoscere tanta gente, tanti nuovi e veri amici. Federico, Il Chicco, era già mio amico quando al posto del triathlon c'era un pacchetto di sigarette al giorno, ed è l'unico ad essersi fatto sotto. Ha iniziato lo scorso anno con alcuni sprint e senza riuscire a gareggiare nell'olimpico ha puntato direttamente al 70.3 di Pescara. Ci vuole coraggio, peccato per le pecche organizzative di quest'anno, la sua prova meritava un debutto perfetto, come quelle gare di cui gli avevo parlato a lungo. Invece si torna a casa con i gadget del Decathlon (senza offesa!) con il cuore pieno di gioia per l'impresa, senza quelle coccole che dovrebbero essere un must con una tassa d'iscrizione così alta.
Stessa cosa per Ale, l'amica che con il suo lavoro mi ha mostrato la via da prendere per combattere l'ansia pre-gara, dopo avermi fatto prendere coscienza della realtà che percepivo male. Gran debutto il suo, con tanta sofferenza e tanta gioia finale....carattere Ironman!
Shark....il solito grande guerriero!
Roberto, fermato dai crampi in corsa...finisher in ogni caso, non si torna a casa senza medaglia!
StefanoSTRONG, ha migliorato il suo personale! Tanto tempo trascorso insieme dalla ricognizione in bici del sabato ai minuti di tensione alla partenza. Appena partiti già aveva il sorriso, ho visto una foto dei primi istanti nel marasma delle botte da orbi della nostra batteria...lui sta sorridendo!
Gianluca e il suo riscatto...credo che prima di partire avesse motivazioni simili alle mie.
Pietro, al debutto anche lui, grande prova e un po' di lacrime all'arrivo...lui parla di reazione allergica alle barrette...in realtà io conosco benissimo quella reazione spontanea da finish line!
Semper Adamas, venuta a presentarsi prima della partenza in ZC e finisher da quanto ho letto su un altro blog.
Tutta la gente nuova che ho conosciuto, gli amici che incontro sempre con immenso piacere in questi eventi.

Che onore ragazzi aver condiviso tutte queste cose con tutti voi...e scusatemi se sono stato riduttivo, ogni storia meriterebbe un post ad hoc!

La gara è stata dura, ho visto tanta gente esplodere, anche super atleti ben navigati. Purtroppo le distanze erano spropositamente superiori al dovuto, quindi il crono finale difficilmente sarebbe potuto essere il PB di qualcuno. Si parla addirittura di 2,4 per il nuoto, 95 circa per la bici e 21,5 per la corsa....mah!
Sorvolo sul pacco gara, sulla maglietta finisher, sui ristori in gara, su quello finale, sul marasma nel percorso run, sull'inefficienza diffusa ingiustificabile giacchè il motto cool nel briefing era "è un ironman!" per zittire qualche domanda che poteva apparire inopportuna!



Io volevo riscatto....la scintilla è scattata con la telefonata del Maestro, mi ha dato una carica incredibile, una gran cattiveria agonistica. Già il lavoro di Ale mi aveva ben predisposto, la presenza di Federico poi mi ha dato ancora più sicurezza...osservavo il suo debutto. Aldo Rock nell'expò gli aveva donato il mantra per la gara "quando sei nell'inferno vai avanti! ...dopo c'è il traguardo!"...quello del Maestro per me invece era "prova a vedere se scoppi! spingi e vai a prendere quello davanti!".

Sono riuscito addirittura a dormire nel pre gara. Ho avuto i miei primi soliti momentacci all'inizio del nuoto, ma poi ho spinto in acqua. Ho fatto una buona T1. In bici ho dato veramente tanto...il garmin mi dava 34.7 di media al primo giro, 34 alla fine della frazione, il vento contro al ritorno era notevole. Buona anche la T2 e corsa in cui ho risentito delle fatiche in bici, la media calava sempre più verso la fine, 4.55/km all'arrivo. 32° di categoria e 145° overall in 5 ore e 13minuti abbondanti, appena un'oretta dopo Daniel Fontana.

Infine, sull'ultima salita in bici trovo Martina Dogana, non posso credere...era proprio lei ed eravamo partiti insieme...non può stare qui! La incito un attimo e lei con un filo di voce mi saluta! Sta male, si vede e nonostante tutto risponde ai saluti. Correrò anche vicino ai suoi pochi km prima del ritiro visto "live"...non è stato bello...veramente una scena di sofferenza, nel tentativo di rientrare, di terminare quello che poteva essere un allenamento o per onorare la gara.
Grande Marty! Sono certo che ti rifarai...con gli interessi! 





lunedì 4 giugno 2012

da ZONA CAMBIO #3

PERCHE' DOPO AVER SPESO OLTRE € 200,00 DI ISCRIZIONE ED AVER PAGATO VIAGGIO, ALBERGO E RISTORANTE, HO DECISO DI NON PARTIRE AL 1° 70.3 DI PESCARA?

Ma soprattutto perchè mi trovo qui a scrivere 'sta roba?


La colpa è di StefanoSTRONG, è curioso sull'argomento ed in più mette il dito nella piaga (dopo quasi un anno ancora aperta)...ma in un certo senso glielo devo. Mi tocca tornare indietro nel tempo e spolverare brutti momenti, affrontare un tour molto intimo della mia debole psiche e parlarne senza vergogna...in fondo fare outing può risolvere o quantomeno alleviare alcuni intoppi della vita, esponendosi anche al tiro al bersaglio di amici e conoscenti per tutta la vita sull'argomento...ci sono abituato. Sono andato anche a rileggermi il primo post che avevo scritto subito dopo, ben 5 giorni dopo, ma parlarne oggi è diverso...è passato il tempo necessario.

9 giugno 2011. Siamo a pronti a partire per Pescara, tutta la famigliola al completo. Dopo ci aspetta un bel periodo di vacanza nel Salento, per le mie 3 donne lungo circa 3 mesi perchè la mamma è in maternità. Per me c'è una tappa lavorativa di due settimane che coincide con lo scarico pre-Ironman Francoforte. Si rompe il servosterzo dell'auto (la centralina) e non c'è possibilità di ripararlo se non aspettando almeno 10 giorni...brutto segno? Che si fa? Rinuncio a tutto ed aspetto? Le imprecazioni si sprecano, è uno di quei momenti che vorresti spaccare tutto...ma perchè quando tutto fila liscio deve presentarsi sempre un cetriolo, e che cetriolo! Si fa Trieste-Pescara con il servosterzo rotto (...e poi Pescara-Lecce)...deciso, mi convinco che si può fare e partiamo...che impresa!

Arrivati a Pescara il clima è di super festa. Estate, grande evento, tanti amici. Si sgambetta, si passeggia, si ride e si scherza, la registrazione, pasta party, radio Deejay "live", il briefing, prova-bike, bike check-in, expò...tutto si svolge in maniera oltremodo rilassata, piacevole e non "sento" la gara, cioè non arriva la tensione per la gara. Pensando a ciò che avrei dovuto fare avevo anche una gran voglia di affrontare le salite abruzzesi e questo per me è un buon segno. Il debutto stagionale, dignitoso, era stato in occasione del Lungo di Candia, quindi anche il ghiaccio era rotto. La calma in effetti era apparente, appena siamo tutti in albergo per dormire mi rendo conto di avere difficoltà ad addormentarmi. E' strano, in altri pre-gara mi è successo di dormire meno sentendo la tensione, ma qui non c'è tensione e non mi addormento e mi innervosisco sempre più per questa cosa, mi dà fastidio tutto ed inizio a dare la colpa al filo di luce, alle discoteche vicine...provo le respirazioni del training autogeno...ma mi giro e mi rigiro nel letto sempre sveglio! Ho notato che il sole sorge sempre dal giorno in cui sono nato...lo ha fatto anche quel giorno, ed io non avevo dormito nemmeno un minuto...ormai disarmato, con la testa vuota e gli occhi incavati che mi bruciavano vado a fare colazione, ma mi sento completamente spaesato...non so cosa fare, cioè lo so: decidere se partire o no alla gara. Cerco conforto nei pareri di mia moglie e del mio amico Shark, ma lo so che la decisione sarà la mia e dell'ultimo minuto dopo aver cambiato idea un milione di volte come sempre accade in momenti simili. Il tempo è galantuomo ed aiuta tante volte, questa volta purtroppo non è così, non è dalla mia parte: oggi sono convinto che se la partenza gara fosse stata dalle 7 alle 8 (come tutte le gare del circuito) io sarei partito senza problemi. Invece la mia batteria sarebbe partita alle 12:20 ed io dovevo arrivare a quell'ora con la "ferma" convinzione di fare la gara. Bene, mentre cambio idea mille volte sul partire o meno prendo lo shuttle e mi dirigo verso città...è l'ultimo del servizio, o scendo e parto o torno ai grandi alberghi. Ovviamente una volta arrivati scendo per ultimo, il caldo alle 11:15 è tanto, il pensiero va alla muta che mi comprime il petto...mi manca l'aria...penso alle botte ed alla tonnara della prima boa...tutto ciò che di negativo può esserci lo sto pensando in quel momento! Mi sento sempre più uno zombie per non aver dormito e nel m'ama-non m'ama quel giorno è uscito non m'ama! Rimonto sullo shuttle, si torna in albergo. Mi sento una merda...da vergognarmi anche del cartello "atleti ironman" sulla vetrata dello shuttle. Ma è solo l'1% dei rimorsi, a cui avevo già dato una carrellata nel parto-non parto, che stava montando su...solo che ora davanti a me avevo ben 40 giorni (IM Franckfurt) per autofustigarmi. Continuo a non dormire, vado nella piscinetta con le bimbe e cerco di non pensare a quello che è scritto sulla mia faccia: sono un coglione! Il massimo l'ho raggiunto mentre mi recavo a riprendere la bici in zona-cambio. Percorsi chiusi alle auto, quindi a piedi vedo atleti correre, sul lungomare tantissimi con la maglia e medaglia finisher, altri hanno già ritirato la bici. La mia è l'unica con il cellophane!

E' qui che riconosco StefanoSTRONG, conosciuto tramite i blog sul triathlon. Lo chiamo e ci presentiamo. Questa gara era il suo obiettivo stagionale, lo aveva centrato, aveva la faccia distrutta dal caldo e dalla fatica ma il sorriso di chi ce l'aveva fatta! Mentre la mia bocca tirava fuori cazzate abnormi legate al pietoso stato d'animo di quel momento (credo di aver detto anche che stavo meditando di non fare più gare), la mia testa, intimamente legata al mio cuore, elaborava il sorriso di Stefano...è da lì che dovevo ripartire! Mi viene quasi da piangere se ci ripenso e non sto scherzando! ...questi sono momenti che ti formano, ti (ri)costruiscono...i momenti a cui pensare quando il tuo cervello rastrella tutti i frammenti di una vita perchè stai per tagliare il traguardo del tuo primo Ironman, con le lacrime!

Ecco alla fine, oggi un vero e proprio perchè alla domanda nel titolo non la saprei dare. Piuttosto posso dire che tutto ciò che è successo va ad appesantire lo zaino dell'esperienza. Quel giorno è iniziata la ricerca di un riscatto che non necessariamente deve materializzarsi con un piazzamento, un tempo a tutti i costi...certo benvengano queste cose...ma vuoi mettere avere "quel" sorriso alla fine di ogni gara?

PS: i miei amici già lo sanno...io con Pescara ho un conto in sospeso, il 10 giugno 2012 non ci saranno più pendenze!

Zona Cambio #3 - Speciale Ironman Italy 70.3

Online il numero 3:

www.zonacambio.com