giovedì 29 marzo 2012

Rudy Project Wingspan.


Dopo un anno intero finalmente è arrivata l'ora: su una bici da crono va un casco da crono...e allora l'ho comprato. Ho meditato tantissimo, cercavo un qualcosa di veramente discreto, non volevo sembrare un marziano...e poi io non tiro fuori queste grandi frazioni bike...quindi non volevo sentirmi troppo ridicolo. Ovviamente l'acquisto appena consegnato è stato postato in foto su facebook e le prese per il culo non si sono fatte attendere. Ma tutto sommato credo di aver fatto un buon acquisto. Innanzitutto era un casco in esposizione...e come tutte le cose in esposizione costa meno, abbastanza meno! Viene usato dalla Liquigas, quindi se cercavo qualcosa di performante l'ho trovato...non sarebbero chiacchere, a quanto pare, il volume treccani che accompagna il casco riguardo a test in galleria del vento, risparmio in termini di secondi con i vari accessori montati o smontati e altre cazzate simili (confortante). Problema temperatura. Sembra che i caschi aero siano con sauna incorporata...troppo chiusi, poco areati ecc.. Questo qui dalle foto e poi appena nelle mie mani, mi ha dato un'impressione abbastanza diversa a riguardo.
Ieri ho preso il giorno libero, non volevo infilarmi l'accessorio da super-ciuffino nel weekend...ci ho fatto un test del tutto personale. 140 km in tutto...primo tratto trieste-gorizia abbastanza vallonato...nei tratti in discesa a forte velocità sento un rumore diverso, ma non eccessive sollecitazioni su testa o collo e se mi giro di scatto non succede nulla di così decantato nelle leggende! Ma non sembra la bacchetta magica. Rientrato a trieste mi dirigo a grado. Strada piatta e sempre ben ventilata con qualche cavalcavia ad interrompere la monotonia. Andata vento contro e qui apprezzo con sorpresa che, nonostante il vento, riesco a stare su buone medie globali (velocità/cadenza/FC) come mai prima in simili circostanze. Ritorno poi è stato più semplice andare ancora più forte, con un tratto finale sulla costiera triestina (ci sono state 2 crono del giro a mia memoria su quella strada) veramente soddisfacente per i miei standard. La temperatura al mattino era sui 13 gradi, al rientro 22-24 gradi. Non ho sofferto minimamente (ovvio, non è ancora luglio) ma avevo la griglia intermedia sui bocchettoni anteriori...tolta quella il casco sarà molto più areato. In coda invece avevo tolto tutto.
Giudizio finale: sono contentissimo dell'acquisto e del test. Lo riproverò ancora un paio di volte con temperature più alte in asseto gara. Lo consiglio per quel poco che può valere il mio consiglio...in definitiva per il triatleta che corre 70.3 e Ironman è perfetto...non ha la visiera integrata, è molto areato, rispetto agli altri è più corto...insomma non è il solito scafandro da palombaro...e soprattutto è molto leggero! Oltre 4 ore con il casco in testa per la prima volta ed è stato esattamente come avere un casco normale!

martedì 20 marzo 2012

Ironman....perchè?

Questo logo, una I ed una M...una M con il pallino (da cui la gara con il pallino)...sta per Ironman, lo sapeva anche mia figlia a 2 anni. Marchio registrato della WTC, tatuaggio ricorrente ed oramai inflazionato di tantissimi finisher che una volta portata a termine la gran fatica gli parte l'embolo e fanno di tutto. Io non l'ho fatto il tatuaggio, sarei uno stupido a dire di non averci pensato...non ne ho nemmeno uno e per ora preferisco non averne, ma comprendo bene chi ha deciso di farselo...non è proprio la stessa cosa, questa è la risposta all'affermazione "è come farsi il tatuaggio con il marchio nike o coca-cola!".
In ogni caso l'Ironman rimane un pensiero fisso e/o ricorrente per chi fa triathlon. C'è chi lo vorrebbe fare ma non lo fa, c'è chi aumenta la distanza delle gare gradualmente anno dopo anno fino a fare il grande passo, c'è chi si butta con tanta sana follia subito...io sono convinto che anche chi dice di voler correre solo gare corte e veloci (e parlo anche di atleti forti) ha quel piccolo recondito desiderio di tagliare il traguardo di un Ironman!
Ora io non ho questa grande esperienza, probabilmente non sono la persona adatta...o forse anche si...insomma ne ho fatto soltanto uno e con mille peripezie....ma di una cosa sono assolutamente convinto: la cosa più difficile del primo Ironman è fare l'iscrizione!
Non ho scoperto l'acqua calda, lo so...infatti questo post io spero sia da stimolo a chi ci sta pensando a fare quel passo, perchè poi c'è un'apoteosi di emozioni tutte da vivere e godere!
Capisco, deve scattare la molla....ecco cosa ha definitivamente fatto scattare la mia molla, il Team Hoyt in questo video dove non sono riuscito a trattenermi dal piangere!

La storia del team Hoyt è stra-nota e comunque facilmente rintracciabile in rete...qui le info salienti in italiano.
Ho detto definitivamente perchè il mio amico Shark era pronto a fare l'iscrizione al mio posto...e così è stato...mi ha iscritto lui...con lo zampino di Giacomo, il Maestro, ma questa è un'altra storia (e che storia!). Shark ha molta più esperienza di me, è un guerriero ed io gli sarò sempre grato. Poi succede che neanche hai fatto il primo che devi (per forza) iscriverti a quello dell'anno dopo perchè senò lo salteresti...ho fatto anche questa cazzata! ...ma so per certo che l'hanno fatta in tantissimi. La mia intenzione è riuscire a farne uno all'anno, poter girare prima l'Europa e magari andare anche fuori in futuro, ma sempre con Shark e con più amici possibile..."perchè la cena post-ironman con medaglia al collo insieme agli Amici non ha prezzo!".


mercoledì 14 marzo 2012

ZONA CAMBIO

Creare questo blog e scriverci su mi ha permesso di incrociare un sacco di persone, di condividere pensieri, passioni, gioie, momenti meno belli. In questo post c'è il battesimo di ZONA CAMBIO...grazie all'aiuto di Serena Aureli, una creatura di StefanoSTRONG e Master Runners, due grandi personaggi conosciuti qui,  dove c'è un mio piccolo contributo! Enjoy...

mercoledì 7 marzo 2012

Qual'è la scelta giusta...

...tra forzare un allenamento e riposare?
Domanda a dir poco angosciante! Ogni volta che il dilemma si propone io non so decidere, dentro di me cambio idea ogni secondo, tipo m'ama non m'ama, un continuo testa o croce...vado non vado...ma si che starò bene...e se peggioro?
Mi prendo in esame...mediocre triatleta, lavoro d'ufficio, due bimbe piccole (4 e 1 anni), moglie adorabile ma che un giorno si e l'altro pure scasserà i sentimenti sull'argomento sport. Scavare un allenamento al giorno con queste premesse è un'impresa non da poco, figuriamoci raddoppiare...figuriamoci nel weekend quando c'è un lungo, un combinato, una gara!  Poi ci sono i sensi di colpa perchè delle volte ti senti egoista a startene per i cavoli tuoi con i sacrosanti allenamenti perchè mancano 100 gg a Pescara, perchè senò chi ci mandi a fare l'Ironman? Insomma la boarder line è sottilissima ed il livello di guardia...codice rosso perenne! In tutta onestà il triathlon non mi sembra sia disciplina per scansa-fatiche, se ce n'è qualcuno si sta perdendo nel suo oblìo...quello che di lì a poco lo porterà a smettere, oppure ha talmenti tanti criceti che girano nella testa che seguirà un altro "passatempo"...già... per me invece è lifestyle! Il salto dell'allenamento è una scelta dolorosa, sofferta...seguita da innumerevoli e continui rimorsi!
Allora? Ci vuole tanto buon senso, intuito, razionalità...non bisogna "mentire alla persona che vediamo nello specchio" (Macca). In definitiva non c'è mai una risposta alla domanda che mi angoscia da lassù ^ ...!!!!
Mi si è riproposta oggi, ecco perchè mi trovo qui...ispirato a scriverne. Venerdi scorso ho nuotato, sabato bici leggera (2 ore) ed ho tolto un allenamento tosto di corsa perchè avrei fatto la mezza di Gorizia. Niente lungo e combinato nel weekend, ma la mezza è stata un ottimo surrogato...niente è più allenante della gara (...e si sa che non è mia!). Lunedi, stanco nuoto 3km piano e sciolto, ma avevo freddo...mi è montato sù un gran bel raffreddore! Forte, sempre più forte. Fisicamente ci stavo però....ma 'sto raffreddore? ...preso nella mezza? ...virus di mia figlia, giacchè se l'è portato dal nido? non lo so...ma fatico a dormire...vado avanti e martedi c'è un allenamento duro in piscina...3300 con parte centrale 400 - 200 e 4x100 in B2...tra i blocchi delle serie di pull e palette. Fatto...alla grande anche, 5:30 il 400, 2:35 il 200, 1:12 - 1:11 - 1:12 e 1:13 i 100. Dopo il raffreddore si sfogato in maniera esponenziale, testa cotta! Arrivo a casa e decido di non fare i rulli (1h e 30min di scheda tecnica con forza e trasformazione...dura). Io raddoppio solo il martedi, se non lo faccio lo perdo! ...arriva il m'ama non m'ama...nel frattempo mi attacco all'aerosol...15 minuti di soluzione salina e penso! Lo faccio! ...stanco ma ne esco indenne! ...solita nottataccia...e oggi corsa...ripetute...blocchi di 800 seguiti da 400 con pochissimo recupero...alla ricerca della resistenza della velocità (....sai che velocità!). Il raffreddore è ancora forte...lo trasformo in corsa scazzo? no...vado vado....faccio un blocco dai, poi vediamo! invece lo finisco, tutto...mi sento normalmente stanco...ma allo specchio prima della doccia non mi vedo granchè bene! solito pranzo tiepido nel tupperware mentre controllo i tempi delle ripetute, gli stessi dello stesso allenamento fatto mercoledi scorso...cioè stesse medie! ora mi sento bene, ma starò qui in ufficio fino alle 20:30, c'è ancora tempo per farsi venire la febbre a 42°C e confutare il fatto che stavolta CAZZO ho fatto bene a forzare!

PS: spero che basti per quest'anno...ho dato abbastanza...basta acciacchi, influenze e smaronate simili!!!

lunedì 5 marzo 2012

Maratonina Gorizia 2012.

1 ora 32 minuti 44 secondi, io sono contento!































Questo è il percorso...qui il post dello scorso anno della stessa gara. Sono 3 minuti in meno ...non vuol dire nulla...però un po' di considerazioni:
lo scorso anno avrei dovuto correre Treviso, non l'ho fatta poi...ero in piena scheda maratona con tanti lavori ripetute specifiche, parallelamente ai lavori di bici, provenienti da un altro cervello (qui la prima vera differenza, il cervello dello scorso anno non lo reputo all'altezza del triathlon...grande per il ciclismo, ma non oltre!)...70 km totali in più rispetto al carico con cui mi presentavo ieri. Lo scorso anno avrei dovuto decidere anche il ritmo da tenere in maratona in base al risultato di Gorizia, ma ricordo proprio un gran sofferenza con tantissimi cattivi pensieri per la testa!
Quest'anno invece nessun lavoro specifico, poi negli ultimi 30 giorni il più lungo allenamento era stato 90 minuti sul treadmill, allenamenti molto duri perchè zeppi di forza sia in bici che in corsa...insomma mi sentivo invalutabile...come la corro? in progressione, metà piano metà forte...e se la corressi al mio meglio? cavolo mi fa paura a pensarci...mi spaventava tantissimo pensare a 21km spinti al meglio che posso! alla fine decido di affrontarla in base a quella che considero la mia FC ideale per la mezza a secco, forse cercando il personale posso rischiare ancora 1 ma non so se 2 bpm in più...ma per una gara così muscolare va benissimo come ho gestito:



I primi 10km sono volati bene, nella parte cittadina ero a 4.16 a km poi il vento contro ed i primi saliscendi mi hanno portato a 4.19. Verso l'11° ho iniziato a "sentire" il percorso dal punto di vista muscolare...troppe ripartenze nella parte cittadine, poi iniziano gli strappi più convinti e la discesa si sa, non restituisce mai quello che toglie la salita! Un booster biestmilch unico aiutino della giornata, la colazione 3 ore prima è stata calibrata a puntino. La testa tiene alla grande, gestisco la FC rallentando o accellarando all'occorrenza, ma di un pelo...tengo sempre un discreto ritmo e mi concentro sulla rullata, le kahru aiutano da questo punto di vista ed ho gradito la reattività di queste scarpe. Gli ultimi km sensazioni buone, nessun calo anzi...regolare come deve essere e ripercorrendo gli scenari di gran sconforto del 2011 pensavo "cosa vuol dire aver fatto un ironman!"...la testa è un portento da questo punto di vista. Sull'arrivo non sprinto, non accellero e non sgomito...mi superano 3 o 4 addirittura, ma che me ne frega...la progressione degli ultimi 3km mi è piaciuta, mi sono assicurato solo che non scattasse il minuto successivo (il 93°) per decenza.
Cosa dire...il mio personale è 1ora 29min 09sec, Palmanova 2009...e fino al 2010 fare 90 minuti e pochi secondi era abitudine consolidata. Non da quando però ho iniziato a tirare la copertina verso la bici, con lavori di forza prima da me ignorati. Sempre nel 2009 la mezza di St.Poelten (IM70.3) era stata 1h 35m. Sono propri altri tempi, la forza ed allungare drasticamente le distanze ignorando le robe corte mi hanno rallentato tantissimo.
Da ieri però forse c'è la consapevolezza che posso tornare su quei tempi (non sono lontani) mantenendo gli obiettivi di oggi che prevedono allenamenti diversi rispetto ad allora!