domenica 19 giugno 2011

Paturnie & speranze.

Non è facile smaltire la scelta dura di Pescara. Ho preso tanta di quella merda nell'immediato e nei giorni seguenti che che se ero in cerca di nuovi “stimoli” come dire, ce li avevo spalmati addosso! Guardare la medaglia e la t-shirt dei finisher mi faceva in pizzico di invidia, pensare che ero arrivato abbastanza bene con bei lavori in bici ed un gran scarico, anche...forse quel percorso in bici tanto duro e apprezzato un po' da tutti (anche da chi non è avezzo alle salite) mi avrebbe potuto rinfrancare. Come dire, tutto alle spalle. Non so molto, a parte il caldo, della gara. Io ho fatto bene a non partire, l'ho capito vedendo le facce di chi aveva appena finito, come sarei stato considerando l'intera nottata senza riuscire a dormire? Scelta dura ma credo proprio giusta. Non nascondo i brutti pensieri che mi sono venuti nell'immediato, ma la mattina dopo ero come nuovo e le decisioni “grosse” sono rimandate a settembre e dintorni!
Bell'ambiente a Pescara, gran bell'evento, a quante pare vale la pena ritornarci. Tutto organizzato a puntino, quindi dico quelle che secondo me sono state le pecche: il nuoto, ma era abbastanza evidente che far nuotare tutti entro i frangiflutti in andata e ritorno avrebbe creato notevoli disagi; l'orario dello start, alle 7 non mi sarei fatto quei problemi, sarei partito anche io, invece alle 12 e 30 diventa veramente hard, il triathlon è uno sport duro, bene sveglia presto per tutti, anche gli spettatori!
Risultati. Uno su tutti, Giacomo, veloce nonostante i problemi sulla bici ha conquistato la slot per Las Vegas, che dire, eccezionale...anche se era il più arrabbiato con me!
StefanoSTRONG, ri-conosciuto in zona cambio, finisher super contento del suo primo 70.3, bravissimo, ha ascoltato le mie paturnie senza sapere che la sua faccia stravolta dalla fatica riusciva comunque a far trasparire la serenità di chi aveva conquistato la sua vetta, e tutto ciò era lo stimolo che confutava le cazzate che mi uscivano dalla bocca, partorite solo da un pizzico di rimorso e un po' di delusione.
Nonostante il servosterzo rotto sono arrivato fino in Salento, io e tutte le mie donne. Sto riparando l'auto e mi costerà tanto in un momento economicamente non gioioso, considerando poi lo stress che mi ha fatto patire il tutto, non posso che non pensarci più.
Infine ho ripreso a pestare, in cinque giorni ho contato tipo 10km swim, 400km bike e 40km run, alcuni dei quali anche di qualità. Ottima poi la prova di ieri, sabato insieme a Shark (disperso The Beast, che peccato!), ben 195km per il Salento, 6 ore di scorribande con partenza alle 4 e 50, prova di sveglia, colazione, alimentazione, integrazione, ritmo gara, gestione delle risorse. Se l'ascesa totale poteva sembrare poca ci ha pensato il forte scirocco a rendere tutto affatto semplice, come dire un muro di aria calda tipo phoen a creare un'invalutabile salita costante. Tassello positivo nella costruzione del mio morale, uscita più lunga per me in termini di spazio e tempo....si può fare, si può domare la bestia!

venerdì 3 giugno 2011

One week...

Ancora una settimana...e poi finalmente vacanza! Quella vera, non un giorno ogni tanto, un weekend fuori porta, un ponte lungo, una settimanina....dopo un anno intero di attesa finalmente metterò il cervello nel freezer! Premo il tasto OFF, inserisco LOCK, CLOSED...è quasi finita...resisti!
In effetti le sto bramando da troppo tempo, ultimamente mi sono comportato quasi come un automa, consapevole del countdown che mi accompagnerà fino a giovedi prossimo. Non ho più scritto nulla, è da Candia che non lo faccio. Venerdi si parte, direzione Pescara, ultimo step prima del Main Event. Mi auguro di sentire la tensione, perchè ne percepisco un po' solo pensando a Francoforte, del resto sembro infischiarmene. Un po' mi preoccupa questo: ad esempio il problema idraulico accaduto a Candia (ed anche dopo) mi ha costretto ad una attenzione alimentare, ho eliminato il caffè. Tutto bene, problema rientrato : ) ...di contro ne sorgono altri ed inizio quasi a non riconoscermi più. So che non è simpatico parlarne ma inizio a non rispettare la sacralità del primo appuntamento mattutino, non completamente insomma....questo è grave! Oggi ho rimesso il caffè, ne ho presi 3 come prima...ed infatti tutto sembra tornare alla quasi normalità.
Cagate a parte ( :) ) mi sto comunque allenando, mi fanno un po' male le ginocchia, non capisco se per sovracarico, per metereopatia o chissà cosa....stringo i denti...lavoro, tanta forza, anche i volumi non sono male, ma non quanto nel pre-Candia...ritornerò su quei volumi dopo Pescara. I ritmi lenti li riscontro in particolare sulla corsa, sembro mono-marcia, moralmente questo non mi aiuta, ma in fin dei conti la velocità è l'ultima cosa che mi occorre ora. Anche se a Pescara......


Dopo il 70.3 la direzione sarà ancora SUD, il mio mare... 



...mi allenerò e sarà il rush finale, acque libere, pianura arida e ventosa, caldo e talvolta umidità, gli ingredienti adatti per una vera palestra della sofferenza, uno sorta di acclimatamento peggiorativo...spero di non cedere alle tentazioni culinaree...non troppo perlomeno!
Infatti testerò definitivamente l'alimentazione da tenere in gara, anche se dopo le lezioni di Pitt qualcosa ho già iniziato a provare e credo proprio di essere sulla strada giusta: vedi caramelle al fruttosio, cheerpack invece dei gel, barrette al cioccolato. Da approfondire comunque.





Infine un pensiero al 3 giugno del 2006...ho sposato per la seconda volta (quella più importante) (...e perchè una non bastava!) mia moglie...era l'anno dei mondiali (come nella canzone di Venditti) vinti, ma soprattutto l'anno dell'esordio nel triathlon per me...emozioni indescrivibili, che porto ancora dentro.